CONTEST POETICO "PENNINO D'ORO 2021"

Alessia Piemonte. Classe 1990, nata il 4 giugno a Ravenna, residente a Trapani, di padre napoletano, Napoli, e madre siciliana, Isola di Favignana/Palermo. Fotografa, ex ballerina di ‘Hip Hop’, amante del teatro e delle sue sfaccettature, aspirante scrittrice giallista, si cimenta anche nelle poesie in vernacolo e introspettive, e nei racconti dal genere horror/thriller. Ha conseguito diversi premi nell'ambito nazionale e internazionale.
Il 15 ottobre, è stato pubblicato il suo primo romanzo “Perle di thriller”, un’antologia di sei racconti a tema thriller/horror, con “Maratta edizioni”.
Il 2 dicembre, è stata pubblicata la sua raccolta di favole horror “Le favole della buonanotte”, con Ali Ribelli Edizioni e dal 13 gennaio 2021 è disponibile in audiolibro.
Ha stipulato altri accordi con case editrici per poesie, romanzi e raccolte.
Maschera
La società,
ci travolge con folle ferocia,
con i pregiudizi,
che hanno la consistenza dello sterco.
Indossiamo la maschera,
per non mostrare il dolore,
per sorridere con circostanza,
perché quella perfidia,
ci rintrona come un pugno.
Ci sentiamo piccoli,
in quell’umanità,
cruda, perversa,
violenta
e inesorabile,
che marcia convulsa.
Ma noi,
dobbiamo solo togliere quella protezione,
e ridere…
Si, ridere!
Con sfrontato dispetto,
come si fa con i matti del paese,
per scolorire quel ghigno,
e togliere
quell’asfissiante arroganza,
come tanti granelli di sabbia,
attaccati sulla pelle sudata.
***
Amare
Distanziarsi,
da chi non si ubriaca di emozioni,
a chi vive con le tasche vuote,
a chi non respira l’aria dell’amore
che sfiora la pelle
come occhi
che si intrecciano nel buio.
A volte inciampiamo,
ci facciamo male,
ma perché siamo fragili,
stupidi e incoscienti.
Cadiamo nella malattia che ci devasta,
che ci soffia con disamore,
come se fossimo briciole.
Ma non permettere mai,
a chi ti impedisce
di amare,
lasciandoti poi appassire come un fiore reciso.
Fare buon uso del tempo,
e le persone giuste,
arrivano al momento giusto,
nel luogo,
dove abbiamo sempre atteso,
per vivere poi in un bacio,
ed essere come bambini
che corrono a piedi nudi nell’erba.
***
Trasformazione
Ah…
Quanto vorrei
una trasformazione:
un cambiamento drastico.
L’umanità è triste e sola.
E’ tutto un abisso di stupidità.
E’ come guardare
nel cervello di uno schizofrenico,
con le sue personalità
che si scontrano urlando.
Ma almeno,
mi estraneo da quel circolo,
andando alla larga,
mentre fischietto
con le mani in tasca,
la testa gettata all’indietro,
consumando la mia ironia.