Poesie inedite

Arianna Galli (Brescia, 29 marzo 2002), poetessa, scrittrice e critica letteraria, fin dalle scuole elementari si cimenta nell’arte di scrivere in versi.
Trasferitasi a Milano, durante le Medie e le Superiori vince vari premi letterari di narrativa, tra cui il Primo Premio per il concorso nazionale per la giornata di virtù civile "Giorgio Ambrosoli” nel 2015, il secondo Premio del concorso del Collegio “San Carlo” nel 2015, la "Menzione d'Onore al Concorso Letterario Nazionale di Ostia" nel 2016, il “Premio della critica” al concorso del Collegio San Carlo nel 2018; è finalista del concorso letterario nazionale “Mille e una storia” nel 2020 e merita la Menzione d'Onore al concorso letterario internazionale “Tra un fiore colto e un fiore donato: poesie d'amore", presieduto da Franco Arminio nel 2020.
Nel 2017 crea la pagina di poesia personale “cercasiinfinito”, dove pubblica le sue poesie, ottenendo un ottimo seguito e dal 2020 collabora alla rivista culturale «Studi Cattolici» con articoli di critica letteraria, sotto la guida del poeta Alessandro Rivali. Diplomatasi a pieni voti al Liceo Internazionale per l'Intercultura Indirizzo Classico al Collegio San Carlo di Milano, si iscrive al corso di Letterature Straniere, Comunicazione, Media e Culture Digitali all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Nell’agosto 2021 una delle sue poesie viene scelta per aprire il festival musicale internazionale "Lej Festival". Il 13 dicembre 2021, Maurizio Cucchi sceglie e commenta in un articolo per «La Repubblica» due sue poesie dedicate alla città di Milano. Il 31 dicembre tre sue poesie sono state scelte e commentate dal critico Alfonso Maria Petrosino per la rivista online «Poesia del Nostro Tempo».
Il 31 Gennaio 2022 è uscita la sua opera prima “Non c’erano fiori” edita da «Ladolfi Editore».
Empireo
Alla tua partenza
non c’erano angeli evanescenti
Né serpenti né cadaveri
Né la nebbia
Ora osservo quel cartoncino su cui tu mi avevi scritto parole
d’amore
In una lingua straniera
E dispongo l’una accanto all’altra le bottiglie di profumo che usavi
(Terre d’Homme è quella che tu preferivi)
E confezioni bianche e nere di shampoo fino ad odorarle e sentirne la musica.
Angeli fatti di carne hanno contemplato
la tua partenza
avvolti nei lori cappotti e nelle loro sciarpe.
Ora scrivo il tuo nome nella finestra appannata
Fino a disegnare il tuo volto:
Milano è a pezzi
E tu sibilavi segreti
baci
libellule lucciole negli occhi
mentre la mia mano curva di donna
si fondeva alla
tua spigolosa di uomo
insieme, lontani cercheremo
il paradiso infuocato
in questa terra,
in questo valzer di addii.
***
Le nuvole
Insieme guardavamo
il cielo
e indovinavamo nelle nuvole
corpi di donne e di uomini
indovinavamo noi stessi
nudi
che sapevamo solo amarci nella
Milano arida.
***
Piuma
Fissavo una piuma
cadere
nell’aria e nuda ti sussurravo:
- Ti amo
Come sa amare una musica
Che se ne va e ritorna
e striscia su tutto il corpo, lo percorre
con la mano
Penetra gli occhi e trema
Tremante di ghiaccio
Bacia -
***
Terra di statue
Eravamo vie in mezzo ai deserti, ma con
la tua pelle contro la mia pelle,
il tuo respiro nel mio respiro.
La tua superficie ambrata
era fuoco
e silenzio
e il dirupo dei tuoi sguardi.
Danzavamo come in una landa di neve
in una processione tra morti e vivi
che si stringono fino a sanguinare
i loro sogni e speranze.
Tu mi perforavi il corpo
Tu mi cucivi le tue frasi corporali.
Come in una terra di statue, tu mi percorrevi.
- Baciami, anima bella,
che vuole arrivare alla misteriosa essenza
dell’anima mia. –