Testi tratti da "Voce del verbo mare"

Simone Consorti è nato nel 1973 a Roma, dove insegna in un liceo. Ha esordito con “L’uomo che scrive sull’acqua ‘aiuto’”(Baldini e Castoldi 1999, Premio Euroclub 2000, Premio Linus). Ha pubblicato i romanzi “Sterile come il tuo amore”(Besa, 2008), “In fuga dalla scuola e verso il mondo”(Hacca, 2009), “A tempo di sesso”(Besa, 2012),“Da questa parte della morte”(Besa, 2015), “Otello ti presento Ofelia” (L’erudita, 2018), “La pioggia a Cracovia”(Ensemble, 2019), “Vi dichiaro marito e morte”(Ensemble, 2021). Sono uscite diverse sue raccolte di poesia tra cui “Nell’antro del misantropo” (L’arcolaio 2014) e “Le ore del terrore”, (L’arcolaio, 2018). Le sue piéces “Berlino kaputt mundi” e “Sterile come il nostro amore” sono andate, con successo, in scena, rispettivamente al Teatro Agorà e al Teatro Antigone di Roma tra il marzo e il giugno del 2018. Si occupa di street photography; ha tenuto mostre personali in Italia e partecipato a collettive in Francia e Russia.
Verso mezzanotte
Anche quest’anno
ho passato la mia data di morte
senza riconoscerla
Un giorno come un altro mi è sembrato
e non l’ho festeggiato né scansato
cercandomi un riparo
Niente candeline
né di compleanno né votive
Anche quest’anno
nel giorno della mia morte
sono morto un miliardo di volte
***
Ho cominciato attendendoti
Ho cominciato attendendoti
nel giorno del nostro primo
non appuntamento
Da qualche parte si deve iniziare
a imbalsamare un amore
***
La tragedia dell’autunno è nell’attesa
La tragedia dell’autunno è nell’attesa
in quelle foglie precarie
dall’aria sospesa
Conosco un poeta che aspetta
da trent’anni in qua
il suo grande amore scomparso
un’ora fa
***
Non t’incontrerò mai
Non t’incontrerò mai
o non t’incontrerò più
un giorno
e in entrambi i casi
io non sono pronto
***
Idolatria
Tutto questo dolore
per farti tatuare
la testa di un santo
a grandezza naturale
Ora la porti in giro
ad ogni partita
e al primo gol
alzi la maglietta
per farti baciare la schiena
Solo tu non puoi baciarla
e nemmeno toccarla
o guardarla
L’altra faccia della medaglia